Come si trovano le parole chiave per il posizionamento

La definizione delle parole chiave da utilizzare per il posizionamento e per la definizione dei contenuti del sito è una delle parti più importanti, esistono diversi strumenti che ci aiuta a scegliere le giuste parole chiave per il sito.

Lo strumento è il Keywords Tool di Google AdWords raggiungibile da questa pagina:
https://adwords.google.it/select/KeywordToolExternal

L’uso del tool è abbastanza semplice, va però ben capito per utilizzarlo al meglio e poter così recuperare i contenuti che interessano.

Lo strumento ci fornisce, partendo da una o più parole chiave di riferimento, un’elenco di parole chiave attinenti oppure di sinonimi che i navigatori ricercano nel tempo attraverso il motore di ricerca di Google.

Possiamo filtrare i risultati con una serie di opzioni, le più importanti sono la lingua e la localizzazione del motore di ricerca, selezionare Italia e italiano significa ottenere i dati dal motore di ricerca Google.it impostato per visualizzare solo pagine nella lingua italiana.

Un altro filtro importante è la possibilità di visualizzare parole chiave che contengono solo il termine che abbiamo inserito come chiave di partenza, ad esempio se cerco “visibilità siti” ed imposto questa opzione verranno mostrati solo i dati che contengono esattamente quel termine, come “visibilità siti internet”, “visibilità siti web”, “aumento visibilità siti”, etc.

Per ogni parola chiave suggerita vengono indicati una serie di dati che consentono di fare le giuste valutazioni per la selezione dei termini più adatti da utilizzare per il posizionamento, queste informazioni sono, cito quelle necessarie:

  • Il valore di concorrenza della parola chiave
    (una valutazione su quanti altri siti sono presenti per quella ricerca)
  • Il numero di ricerche globali mensili
    (quante volte la parola viene ricercata globalmente nel motore di ricerca)
  • Il numero di ricerche locali mensili
    (quante volte la parola viene ricercata a livello di lingua selezionata, nel nostro caso l’italiano)

In base a questi dati è possibile andare a fare le valutazioni sulle giuste parole chiave da selezionare.

Ma come si valutano i dati della ricerca per scegliere le parole chiave più adatte?

I primi valori da controllare sono quelli della concorrenza, parole chiave che ritornano un numero elevato di siti, stanno a significare che sarà molto più difficile andare a posizionarsi per quella parola chiave.

Il secondo ragionamento da fare è la lunghezza della parola chiave, andare a selezionare termini parole semplici composti al massimo da una o due termini comporta spesso il fatto di selezionare parole che possono avere più di un significato combinate con altri termini.

Un esempio di questa situazione è il termine “promozione”, questo ha un significato se visto come “promozione siti”, ma ne ha tutt’altro se visto come “promozione surgelati”, la stessa parola acquista due significati diversi combinata in una frase.

Esempi come questo ce ne sono tantissimi ed è molto facile trovarli.

Quando vado a scegliere le parole chiave da usare come prima scelta tendo sempre a selezionare parole composte da almeno 3 termini come base di partenza.

I fattori di ricerca globale e locale mensile sono i fattori che ci permettono di capire quanto le chiavi scelte potranno portare navigatori al sito una volta posizionato.

Anche qui molti inesperti selezioneranno subito le parole con il maggior numero di ricerche, che solitamente cadono nelle condizioni che ho citato in precedenza rendendo quasi impossibile il posizionamento o con una tempistica enorme per ottenere i risultati.

Il mio lavoro è invece quello di andare a combinare i dati che il Keyword Tool mi fornisce e creare un bacino di parole chiave attinenti che sappiano portare più persone possibili interessate verso il sito posizionato usando la giusta combinazione tra concorrenza, frequenza di ricerca e complessità della parola chiave.

Questa attività ha uno scopo fondamentale, quello di portare il maggior numero di persone interessate sul sito, con un esempio concreto credo si possa capire facilmente il significato di questa operatività.

Prendiamo come esempio un sito di commercio elettronico per la vendita di computer fissi e portatili ed immaginiamo che riceva 10 visite al giorno, prendiamo un secondo sito che tratta lo stesso settore che riceve 10 visite a settimana per la parola chiave “offerte computer portatili sottocosto”, secondo voi quale ha più possibilità di vendere? Quale è stato raggiunto con una parola chiave ad elevato interesse?

Credo sia facile capire come il secondo sito abbia una probabilità maggiore di creare la conversione, cioè la vendita di un computer, rispetto al primo, nella sezione dedicata al fenomeno delle Long Tail spiegherò questo concetto.

Torno alla spiegazione operativa su come selezionare le parole chiave, quando avete ottenuto una prima lista di termini, prendete una parola alla volta e rifate la stessa identica operazione nel tool, in questo modo otterrete altre parole chiave che probabilmente nella prima ricerca non avete ottenuto.

Ripetete l’operazione per tutti termini che trovate fino a che non ci saranno significative varianti rispetto a quelle che già avete, potreste quindi avere anche una lista con più di 300/400 parole chiave.

Quando si ha questo grosso bacino di termini bisogna raggrupparli per attinenza, creare dei piccoli gruppi di parole chiave che hanno radici o parti comuni o che esprimo lo stesso concetto in forma plurale o singolare.

Questo permette di andare a definire gruppi di argomenti su cui poter poi andare a definire i vari contenuti del sito, lo sviluppo quindi non verrà più fatto su una singola chiave ma su un gruppo di chiavi attinenti che potranno essere usate all’interno dei contenuti come sinonimi.

Esistono altri modi per trovare parole chiave interessanti e utili, semplicemente effettuando delle ricerche su Google è il motore di ricerca stesso che ci da dei suggerimenti.

Digitando un qualsiasi termine, Google cerca di completare la parola dandoci una serie di altre parole chiave con la stessa radice, da qui si possono trovare molte altre parole chiave interessanti.

Basta andare inserire la radice e poi far passare tutte le lettere dell’alfabeto per trovare tantissime alternative.

Una altro tipo di suggerimento sempre fornito da Google sono le parole correlate che si trovano solitamente sul fondo dell’elenco dei risultati di una ricerca, qui si trovano una serie di termini suggeriti che possono essere utilizzati e pensati per il posizionamento del sito.

Come si può vedere l’opera di reperire le migliori parole chiave possibile si compone grazie all’uso di diverse attività che tutte insieme permettono di creare la migliore lista di termini da sviluppare poi con i contenuti del sito.

Come definire parole chiave più specifiche e facilitare visite e contatti (long tail)

L’obiettivo di un sito deve essere quello di convertire i navigatori in possibili clienti o contatti, per farlo le persone che arrivano sul sito devono aver già deciso cosa vogliono fare, sono persone interessate perché hanno un’idea chiara.

Persone che cercano sui motori di ricerca “acquisto cd usati rari e da collezione” hanno già l’intenzione di comprare per sé un cd raro, magari da collezione, devono solo trovare il sito che glielo venda.

Come si può vedere la chiave che ho indicato è abbastanza lunga e sicuramente se usassi il Keyword Tool di Google per vedere con che frequenza viene ricercata dagli utenti otterrei valori molto bassi, ma altrettanto bassa sarà la concorrenza e di conseguenza posizionare il sito sarà molto più facile.

L’aspetto assolutamente più importante è quello che ho citato due paragrafi fa, chi cerca qualcosa con un termine così “lungo” è perché ha già le idee molto chiare e di conseguenza è più facile che converta la sua azione in una vendita o in un contatto commerciale.

Ragionando su questa attività è facile capire come avere un sito posizionato per parecchi termini di questo tipo, che sicuramente porteranno un nuemro di visitatori minore, ma tutti quelli che arriveranno sul sito saranno utenti che sanno cosa vogliono e cosa desiderano fare.

Questa situazione viene chiamata effetto Long Tail o coda lunga, in pratica invece di ricevere tante visite poco interessate si ottengono poche visite molto interessate costantemente nel tempo.

Per trovare le migliori parole chiave di questo tipo consiglio di usare www.keywordtool.io oppure www.ubersuggest.org che partendo da un termine ne genera altri rilevanti.

Tutto questo fa capire come tralasciare parole chiave lunghe perché magari hanno una bassa frequenza di ricerca è un grosso sbaglio per il reale successo del sito, in questo caso non parlo di posizionamento ma di come il sito crea le cosiddette conversione, che sono poi il motivo centrale di chi realizza un sito.

Da tenere conto che posizionare un sito per chiavi lunghe richiede molto meno tempo rispetto a parole chiave più corte o semplici e quindi permette di ottenere risultati in un arco di tempo minore.

Foto Davide Cavalleri
Davide Cavalleri
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